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Al Cairoli il cactus depuratore
Donato dal Politecnico di Milano al liceo classico varesino il purificatore d’aria a forma di pianta del deserto. Un simbolo scelto dall’ateneo per le scuole che preparano i migliori futuri ingegneri
La consegna del prezioso cactus è arrivata quasi dodici giorni dopo l’applauso della cerimonia istituzionale ma l’effetto è stato identico: la soddisfazione per veder riconosciuta in concreto la crescita individuale dei propri allievi, capaci così di contribuire allo sviluppo della società.
Al liceo Classico Cairoli, da sabato 19, c’è un nuovo ospite: un depuratore antibatterico della generazione Next a forma di cactus. Nel deserto delle risorse a disposizioni della scuola pubblica, un emblema che rispedisce al mittente le critiche di chi suppone di poter fare a meno della formazione umanistica per potenziare la ricerca scientifica. A smentire costoro è proprio questo cactus, che il Politecnico di Milano ha ritenuto di donare alle scuole secondarie che si distinguono nella preparazione di studenti che approdano poi alle discipline scientifiche, ovvero alle “Politest Top Schools”.
Il dirigente scolastico Salvatore Consolo e la professoressa Anna Maria Ferrari, docente di Storia dell’Arte, hanno provveduto a montare, con l’aiuto di alcuni studenti, il cactus che purifica l’ambiente, grazie all’impiego del cartone ondulato Next e ai filtri antibatterici sperimentati proprio al Politecnico milanese. L’ateneo delle scienze, lo scorso 7 marzo, ha riconosciuto a tre istituti varesini - il Cairoli, per l’appunto, ma anche i licei scientifici Ferraris di Varese e Leonardo Da Vinci di Gallarate - l’eccellenza nella formazione di studenti che hanno poi deciso di proseguire i propri studi nella facoltà d’Ingegneria. In particolare il Cairoli ha eccelso con un’ottima prova di squadra al test d’ingresso nella specialità del Design, a testimonianza del lavoro interdisciplinare maturato anche nella materia della Storia dell’arte. E il cactus come un totem campeggia ora proprio davanti all’aula della disciplina artistica. Innovativo, purificante, gratificante e - chissà - anche stimolante per i futuri designer cairolini.
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