LA SCUOLA
Agenzia formativa: via la direttrice
Il Cda rimuove Sonia Prevedello. Polizia provinciale nella sede: cambiate le serrature
La direttrice generale dell’Agenzia formativa di Varese - l’ex Cfp - non è più Sonia Prevedello.
La decisione, in giorni di temporali non certo un fulmine a ciel sereno, l’ha assunta il Consiglio d’amministrazione dell’ente presieduto dall’ex funzionario, oggi in pensione, della Provincia di Varese, Marina Rossignoli.
Le motivazioni del provvedimento non sono state ufficializzate, ma è noto che tra cda e direttrice i rapporti non fossero idilliaci.
Non è un caso che, fra le contestazioni mosse dal cda a Prevedello, già donna di fiducia di Roberto Maroni nonché moglie dell’ex commissario di Inps e Inail, Gianpaolo Sassi, vi siano anche provvedimenti di natura disciplinare.
ARRIVA LA POLIZIA
La mattina di oggi, mercoledì 21 settembre, nella sede dell’Agenzia, in via Monte Generoso, è giunta una pattuglia della polizia provinciale.
Il motivo?
Innanzitutto presiedere alle operazione del cambio delle serrature dell’ufficio della direzione generale e degli ingressi.
Un provvedimento drastico e immediato, la cui lettura, per i tempi e i modi dell’allontanamento della direttrice dalle sue funzioni, retribuite con oltre centomila euro annui, pare univoca: impedire a Prevedello - che resta a questo punto nell’organico dell’Amministrazione provinciale senza preciso collocamento - di rientrare nel suo ufficio e di modificare dunque gli atti che ha sin qui compiuto.
UNA SITUAZIONE COMPLESSA
Di certo c’è che, a pochi mesi dall’insediamento del cda, dopo le dimissioni polemiche dell’ex presidente, Benedetto Di Rienzo, l’Agenzia formativa continua a soffrire le pesanti lacune finanziarie e d’organico imputabili anche alla Regione Lombardia. La quale da anni deve all’ente varesino, che vive l’ibrido del passaggio dalla Provincia al Pirellone, circa due milioni di euro.
Una situazione che s’aggiunge - come da tempo lamentano i sindacati - al continuo accrescersi dello sbilancio tra costi amministrativi e quelli relativi all’erogazione dei servizi e alla precarietà delle assunzioni dei docenti: la mancata continuità contrattuale finisce con l’incidere sulla necessaria continuità didattica. E a pagare, alla fine, sono gli apprendisti attori della formazione di domani: gli studenti, il futuro.
Ampio servizio sulla Prealpina di giovedì 22 settembre.
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