TRAGICO MALORE
Addio Mario Ferrario
Stroncato da un infarto, aveva 73 anni: imprenditore e uomo di sport, resse le sorti del Cas Sacconago. E fu attivo anche nella Filarmonica Santa Cecilia
Se l’è portato via un malore improvviso, mentre si trovava a Firenze assieme a una delle figlie, per seguire la partita del suo amato Torino. In un attimo la notizia è piombata su Busto Arsizio (e su Vanzaghello, dove risiedeva) trasformando la domenica in un giorno di lutto.
Perché Mario Ferrario, classe 1943, era conosciutissimo e stimatissimo in zona, per il suo impegno imprenditoriale a capo della Dispensa (o, se preferite, Busto Carni) di viale Repubblica, ma anche per l’attività in campo associativo. Amava stare nell’ombra, Ferrario. Non ambiva a cariche, ma ha lasciato diversi segni tangibili di un senso di comunità che lo ha sempre accompagnato. Come negli anni in cui - accanto a Italo Brazzelli - resse le sorti del Cas Sacconago, contribuendo alla crescita del sodalizio e anche all’organizzazione di manifestazioni di rilievo, come l’indimenticabile torneo serale. E il calcio, appunto, era una delle sue grandi passioni, come tifoso dei granata e, in ambito dilettantistico, in diverse società del territorio, compresa la Vanzaghellese.
Ma a Busto - e ancor più a Sacconago - lo ricordano anche per lo sforzo profuso per anni nella Filarmonica Santa Cecilia, pluridecorata società musicale che porta avanti una grande tradizione e che, con lui in sella, ha potuto rilanciarsi conquistando spazi, occasioni di rilievo e pure rafforzando la componente giovanile in grado di garantire il necessario ricambio generazionale.
© Riproduzione Riservata